Mitologia greca



Cos’è un mito?
Essenzialmente è un racconto sacro. Un mito non può esistere, non può neanche essere concepito al di fuori di una dimensione religiosa. Stabilito questo, è altrettanto importante specificare che il mito rimanda a un tempo remoto, originario. Perché il fine ultimo del mito è quello di spiegare, interpretare la realtà alla luce di conoscenze specifiche (talora accessibili solo agli iniziati; talora oscure a causa del velame di misteri che le circonda).
Il mito è strumento di conoscenza e interpretazione. Il suo scopo è dare un senso alla nostra vita, giustificare la dimensione e le caratteristiche di tutto ciò che ci circonda; ma anche e soprattutto spiegare che nell’universo esiste un ordine, e con l’ordine un disegno.
Il mito è anche racconto esemplare. Indica agli esseri umani la strada che è giusto percorrere, e ci espone quali sono i limiti rigidamente fissati alla natura e alla volontà umana.
Esiste anche una dimensione oscura del mito. Nella mitologia greca il destino degli uomini e degli stessi dèi è imperscrutabile. La Moira è la forza oscura, primordiale a cui uomini e dèi devono inchinarsi. Eppure, la Moira stessa garantisce l’esistenza di un ordine.
In questa sezione cureremo l’esposizione, e in una certa misura l’interpretazione, di alcuni miti particolarmente significativi appartenenti al vasto ambito della religione olimpica del popolo ellenico.

1 maggio 2007



ELENCO DEI MITI



Nota sulle fonti:
I miti vengono trasmessi soprattutto per via orale. Oltre alle fonti orali, a cui sono stato esposto fin dall’infanzia, mi sono servito, per la puntualizzazione di alcuni particolari, dei seguenti testi:
Robert Graves, I miti greci, Longanesi 1995.
Luisa Biondetti, Dizionario di mitologia classica, Baldini & Castoldi 1997.
Pierre Grimal, Enciclopedia della mitologia, Garzanti 1999.
Ulteriori indicazioni sono eventualmente fornite in calce alle singole pagine.