Curiosità linguistiche
Attitudine e cavalli di ritorno



Si definisce cavallo di ritorno un termine che, giunto in una lingua come prestito da un’altra, torna in seguito alla lingua di origine con significato mutato. Un esempio di cavallo di ritorno si può scorgere nel sostantivo management, sventuratamente in uso anche in italiano (e quasi sempre con accento sbagliato) che viene in ultimo dall’italiano maneggiare. O nell’attuale uso, anche in italiano, del termine inglese audience «pubblico» che è però parola romanza (francese audience) il cui significato era in origine «udienza». Spesso l’uso di cavalli di ritorno può risultare irritante e inopportuno, ma mai come nel caso del sostantivo attitudine.
Premesso che il termine attitudine in italiano significa capacità, disposizione, capita sovente di sentirlo usare nel significato di atteggiamento. Ma questo è un significato che la parola italiana non ha, e che alcuni usano operando un calco dalla lingua inglese, ossia traducendo in maniera impropria il sostantivo inglese attitude.
L’inglese distingue però tra attitude «atteggiamento» e aptitude «attitudine». Ma come si è giunti a questo equivoco? Ricostruiamo i passaggi che portano a questo bizzarro (e fastidioso) cavallo di ritorno.
  1. Dal latino tardo aptitudine(m) all’italiano attitudine (significato: disposizione, inclinazione, postura del corpo) e al francese aptitude (significato: disposizione, inclinazione).
  2. Dal francese aptitude all’inglese aptitude (con sostanziale mantenimento del significato).
  3. Dall’italiano attitudine (nel senso di postura del corpo) all’inglese attitude (postura del corpo e, piú recentemente, atteggiamento).
  4. Dall’inglese attitude il significato di «atteggiamento» viene attribuito all’italiano attitudine.
Il contorto percorso di questa parola induce come sempre a una triste riflessione. Troppi parlanti dell’italiano, ignari e inconsapevoli della ricchezza lessicale della nostra lingua, utilizzano, e quasi sempre a sproposito, termini e usi linguistici della lingua inglese sperando di dare un tono ricercato alla propria espressione, ma scivolando in errori banali.

17 novembre 2011


Questo testo è proprietà intellettuale dell’autore, Ferruccio Sardu. La sua riproposizione, anche parziale, implica la citazione della fonte.

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