Hoax e mistificazioni
«Ostriopliosi» del fegato



Tra le molte email ricevute anni e anni fa ho ritrovato questa¹:

Hello, my name is Timothy Flyte. I have severe ostriopliosis of the liver. (My liver is extremely inflamed). Modern Science has yet to find a cure. Valley Childrens Hospital has agreed to donate 7 cents to the National Diesese Society for every name on this letter. Please send it around as much as you can.
Thank you,
Tim
PS: For those of you who dont take 5 minutes to do this, what goes around comes around. You can help sick people, and it costs you nothing, yet you are too lazy to do it? You will get what you deserve.


È solo uno dei molteplici esempi di hoax patetici che raccontano la storia di una tragica malattia, con la richiesta di inoltrare l’email a tutti i propri conoscenti, poiché un certo importo verrà donato per ogni email inviata. Sorprendente. Qualcuno ha veramente potuto credere che un ospedale potesse verificare il numero di email inoltrate? e con quali mezzi? Sorprendente, davvero: molti utenti erano disposti a infuriarsi credendo di essere spiati dai sistemi operativi, ma non si ponevano il problema che se perfino un piccolo ospedale avesse potuto controllare le nostre email, allora saremmo davvero stati spiati da chiunque in maniera irreparabile! Oppure, all’ospedale sarebbe bastato un elenco di nomi in calce a un’email? E come avrebbe potuto verificare che non fossero nomi falsi aggiunti magari da un’unica persona? Ma si sa, molti partono sempre dall’idea che un semplice inoltro «non costa niente» e voila, il gioco è fatto!
Naturalmente l’email ha dei punti di debolezza notevolissimi: un ospedale non dona fondi a un centro nazionale di ricerca sulle malattie, semmai può avvenire il contrario; ovviamente non esiste né l’ostriopliosi del fegato né una National Diesese Society. La grafia errata per disease e la grafia ostriopliosis che richiama ovviamente «osteoporosis» (che però non è affatto un disturbo che colpisce il fegato) potrebbero ancora essere imputate alla scarsa istruzione del mittente (un bambino, si suppone). Tuttavia, ciò che piú colpisce è la chiusa minatoria dell’email: sei troppo pigro per farlo? avrai ciò che meriti. Questo è un particolare insolito in questo genere di hoax, che solitamente mirano a commuovere e richiamano alla solidarietà e ai buoni sentimenti, senza minacciose allusioni al karma.
  1. Devo proprio aggiungere una piccola nota sulle mie ricerche. È davvero un tuffo nel passato... Immaginate un pc utilizzato alla fine degli anni ’90; ancora usavo Windows 98 come sistema operativo. Frugare nelle cartelle di sistema per ritrovare vecchie email di cui mai ho fatto un backup, e ritrovare queste antiche comunicazioni, cosí datate, cosí naïf. Adoro questa sorta di archeologia informatica.

30 novembre 2011


Questo testo è proprietà intellettuale dell’autore, Ferruccio Sardu. La sua riproposizione, anche parziale, implica la citazione della fonte.

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