Leggende metropolitane
Pollo fritto contaminato
(Non era maionese)



Per molto tempo ho pensato che non avrei mai raccontato questa leggenda metropolitana, una delle piú disgustose di cui ho memoria. L’avevo anzi rimossa, fino a quando, recentemente, un amico me l’ha ricordata.
Mi fu riferita in Inghilterra a metà degli anni ’80: racconta di un incidente capitato in un fast food di una notissima catena, in cui si consuma pollo fritto.
Narra la leggenda che un giorno una giovane signora mangiava appunto nel predetto locale quando, addentata una porzione del pollo fritto, si trovò la bocca piena di una sostanza disgustosa. Si scoprí poi che si trattava di pus proveniente da un ascesso, e che l᾿animale le cui carni erano state cucinate era affetto da un tumore.
Non mancano (questo l’ho scoperto in seguito) varianti della leggenda rimaneggiate per riferire l’episodio ad altre catene di cibo veloce, ma la sostanza non cambia.

Spesso le leggende metropolitane contengono elementi sconcertanti e financo disgustosi. Qui, mi pare si ecceda e addirittura si sconfini nell’hoax. Di certo, la leggenda veniva raccontata con una certa cattiveria e volontà di danneggiare l’una o l’altra catena di fast food. Ora, io non sono un appassionato di quel tipo di alimentazione: ma da qui a pensare che in un fast food britannico potesse verificarsi un incidente di questo genere ce ne passa. Oltretutto, l’inverosimiglianza dell’intero racconto pare evidente: la preparazione del cibo servito in quei locali comporta la riduzione delle carni in listerelle, col che sarebbe impossibile che un ascesso giunga intatto al consumatore; per non parlare poi del processo di frittura, che farebbe piazza pulita della disgustosa secrezione.
In conclusione: se vogliamo mangiar sano, non è il caso che ci alimentiamo con quel genere di cibo, ma non è neanche il caso di prestar fede a certe esagerazioni.

25 ottobre 2020


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