Curiosità linguistiche
Il pannolino



Tutti conosciamo e usiamo comunemente (chi piú chi meno, a seconda delle necessità familiari) il sostantivo pannolino. Si tratta in sostanza di un semplice panno adeguatamente sagomato per garantire l’igiene dei neonati: panno che può essere confezionato in vari materiali, purché naturalmente tali da non irritare la delicata pelle del bambino.
Di norma questo sostantivo è inteso come un semplice diminutivo del sostantivo panno, e una normale procedura analogica ha generato, con cambio di suffisso, l’analogo sostantivo pannolone. Il pannolone è un pannolino molto spesso e resistente, perlopiú utilizzato da adulti che abbiano problemi di continenza.
Ciò che è in effetti meno noto è però che in origine il pannolino doveva essere confezionato in lino, materiale eccellente per gli scopi che l’oggetto si propone, dato che (come è noto) risulta particolarmente delicato sulla pelle.
Il sostantivo di cui ci stiamo occupando nasce in verità come un composto¹ dei due nomi panno e lino. Di norma, il suo plurale etimologico è infatti pannilini: forma che però nell’uso comune è stata ormai soppiantata dalla piú “regolare” pannolini.
Analogo al pannolino è poi il meno noto pannolano (con plurale pannilani). La lana, si sa, non è particolarmente adatta per il contatto con le parti intime, sicché non aspettatevi che un pannolano venga utilizzato per l’igiene di un neonato. Si tratterà di un semplice panno, confezionato in morbida lana, addetto a vari usi.
  1. Nella lingua italiana esistono molte formazioni diverse di sostantivi composti. Pannolino appartiene propriamente alla categoria dei composti sostantivo + sostantivo, come ad esempio caposquadra. In questo genere di composti, l’uno o l’altro dei sostantivi che entrano in composizione può essere semanticamente preminente. In questa formazione ovviamente trattandosi di un “panno di lino” abbiamo una preminenza della componente panno. Pannolano è invece propriamente un composto della categoria sostantivo + aggettivo, come cassaforte. Notiamo ad ogni buon conto che qualunque considerazione sulla formazione del plurale di questi composti deve essere basata esclusivamente sulla prevalenza di un uso anziché di un altro, dal momento che non esistono al riguardo regole rigide.

8 agosto 2014


Questo testo è proprietà intellettuale dell’autore, Ferruccio Sardu. La sua riproposizione, anche parziale, implica la citazione della fonte.

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