Curiosità linguistiche
La mezzaluna



Il sostantivo mezzaluna ha vari significati: prima di tutto il termine indica il caratteristico strumento da cucina, costituito da una lama ricurva con due manici: utilissimo strumento quando si deve tritare qualcosa; inoltre la parola designa il simbolo dell’Islam, e in questo senso si tratta della rappresentazione stilizzata della forma del territorio di massima diffusione di quella religione, tra l’Europa meridionale e l’Africa settentrionale. Ancora, si parla di mezzaluna fertile per indicare la regione storica che comprendeva Mesopotamia, Fenicia ed Antico Egitto. Grazie al generoso apporto di fiumi come il Nilo ad ovest e il Tigri e l’Eufrate ad est, quest’ampia area, considerata la culla della civiltà, godette di condizioni climatiche particolarmente favorevoli, in contrasto con il clima desertico delle regioni limitrofe.
In tutti e tre i casi noi chiamiamo mezzaluna una figura curva che corrisponde piuttosto a quello che potremmo definire uno spicchio di Luna. In effetti, se volgiamo lo sguardo al cielo, capiterà di vedere il nostro satellite assumere questa forma, ma solo all’avvicinarsi del novilunio, o poco dopo che il novilunio è trascorso.
Capita però che in cielo noi vediamo per davvero una bella metà della luna: intorno al settimo e intorno al ventunesimo giorno del mese lunare. E come chiamiamo questi momenti, in cui nel cielo il satellite è visibile per metà? Primo e terzo quarto di luna. Mah. La sensazione è che la geometria stia diventando un’opinione...

10 novembre 2011


Questo testo è proprietà intellettuale dell’autore, Ferruccio Sardu. La sua riproposizione, anche parziale, implica la citazione della fonte.

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