Mitologia ebraica
Lo ziz



Lo ziz è un gigantesco e meraviglioso uccello, presente al mondo fin dal quinto giorno della creazione, quando Dio diede forma agli uccelli, subito dopo aver creato i grandi animali acquatici e i pesci. La funzione dello ziz, che è cosí grande da oscurare il sole, è quella di proteggere con la sua voce tutti gli uccelli piú piccoli, che altrimenti sarebbero facile preda delle aquile e degli altri rapaci; quando lo ziz fa udire la propria voce, allora i predatori sono presi dal timore che la sua grandezza incute, e trascurano la caccia. Un’altra funzione dello ziz è quella di proteggere il mondo dal vento che spira con forza da sud: spalancando infatti le sue ali, fa da scudo e trattiene il vento, che in caso contrario renderebbe secca e arida tutta la terra fertile. Delle sue dimensioni si dice che quando è posato sul suolo il suo capo può toccare il cielo.
Si dicono tante cose sullo ziz, tra cui che sia simile al falco (il suo appellativo ben netz significa infatti «figlio di falco») o anche che sia piuttosto un grande gallo selvatico. Questa ipotesi è plausibile, giacché si sa che un giorno una ziz, simile a un’enorme gallina, si accorse che il suo uovo era guasto; allora lo lasciò cadere dal nido, e questa è una cosa che non avrebbe mai fatto se fosse stato sano, giacché ha sempre grande cura del suo uovo. Ma questo era appunto guasto e, quando cadde al suolo e si ruppe, esalò tali sgradevoli odori che trecento alberi rinsecchirono e sessanta città furono evacuate.

15 dicembre 2011


Questo testo è proprietà intellettuale dell’autore, Ferruccio Sardu. La sua riproposizione, anche parziale, implica la citazione della fonte.


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