Leggende metropolitane
Coca-Cola contaminata



Come già notato in passato, le leggende metropolitane sulla Coca-Cola sembrano inesauribili. La bibita è a tal punto entrata nelle nostre vite che l’immaginazione si scatena. Ora, tra le altre cose che si dicono, circola voce di sventurati che sono andati al creatore dopo aver bevuto da una lattina di coke contaminata: era successo che sulla parte superiore della superficie della lattina di alluminio si era incrostata dell’urina di ratto. A quanto pare, recita la leggenda, le lattine di coca vengono conservate in magazzini infestati dagli odiosi roditori, e nessuno si preoccupa di ripulirle. Vengono quindi convogliate ai vari centri di distribuzione, smistate, vendute, e giungono fino al consumatore senza che l’urina sia stata mai rimossa.
La leggenda, ovviamente incredibile, fa leva come molte altre sul timore che quanto di piú familiare e innocente ci circonda possa nascondere insospettati pericoli; che insomma il male sia sempre in agguato, anche dietro l’amichevole sembianza di una delle bevande piú amate.
La leggenda, nata negli Stati Uniti d’America, ha poi avuto larga diffusione in Europa. Si noti nel merito che ovviamente in qualunque paese occidentale abbiamo rigorosi standard igienici per la conservazione degli alimenti, e l’idea stessa di un prodotto destinato a uso alimentare che sia stivato in magazzini infestati da topi è del tutto incredibile. Assurda poi la supposizione che in tutta la filiera di trasmissione del prodotto nessuno, ivi compreso il consumatore finale, dia una spolverata alla lattina.

16 novembre 2014


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