Curiosità linguistiche
Il nome della jeep



Eugene the Jeep

Tra le tante creature fantastiche che popolano l’immaginario collettivo, una in particolare merita l’appellativo di animale bizzarro: Eugene il jeep, creatura unica al mondo. Creato dalla fantasia del grande fumettista Elzie Crisler Segar nel 1936 come comprimario della serie di strisce Thimble Theatre (il cui protagonista era ormai da anni il marinaio Popeye), Eugene è una sorta di cagnolino africano, in realtà proveniente da un’altra dimensione, dotato di notevoli peculiarità: è infatti in grado di passare attraverso i muri o di scomparire per riapparire altrove, passando per la quarta dimensione. Comunicando attraverso i movimenti del corpo sa inoltre rispondere a qualunque domanda, e di questa sua capacità divinatoria spesso Popeye (il nostro Braccio di Ferro) approfitta.
Una particolarità di Eugene è che dal nome della sua specie, per l’appunto jeep, hanno preso nome nella realtà le note vetture fuoristrada¹: nate negli Stati Uniti d’America agli inizi della II guerra mondiale, e ampiamente utilizzate dagli alleati durante il conflitto, le 4x4 Jeep ebbero una straordinaria diffusione e un intramontabile successo, tanto che continuarono a essere prodotte anche dopo la fine della guerra, e tuttora godono di enorme fortuna.
Da notare che l’etimologia sovente proposta per il sostantivo jeep ossia una sorta di acronimo per general purpose, cioè «uso generale», è invece verisimilmente una spiegazione a posteriori del nome: infatti la lettura dell’acronimo avrebbe semmai giustificato un nome *jeepee. Il nome del veicolo nasce invece come omaggio a Eugene, proprio per la sua capacità di andare dappertutto, come nel 1940 fu notato dai soldati statunitensi.
Eugene, fra l’altro, non è l’unico personaggio di Segar il cui nome ha avuto fortuna al di fuori dei fumetti: il goloso amico di Popeye, Mr Wimpy, ha dato nome a una nota catena internazionale di fast food.
  1. Per l’etimologia della fuoristrada come omaggio a Eugene the jeep si veda il dizionario Merriam-Webster, anche nella sua versione online.

18 novembre 2011


Questo testo è proprietà intellettuale dell’autore, Ferruccio Sardu. La sua riproposizione, anche parziale, implica la citazione della fonte.

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